La raccolta dei funghi è un passatempo rilassante e molto praticato tra gli appassionati della natura. Passeggiare tra i boschi alla ricerca dei funghi è un’attività che deve essere svolta seguendo la norme vigente che garantisce la sicurezza poichè la raccolta fungina nasconde anche delle insidie (sopratutto per i meno esperti).
È importante saper riconoscere un fungo commestibile per evitare intossicazioni o altri problemi di salute.
In Italia la raccolta dei funghi, anche per consumo personale, deve essere necessariamente autorizzata ed è disciplinata dalla Legge 23 agosto 1993, n. 352, integrata dal DPR 14 luglio 1995, n. 376 – Norme quadro in materia di raccolta e commercializzazione dei funghi epigei freschi e conservati – che prevede diverse disposizioni tra cui:
- La raccolta dei funghi epigei è vietata, salva diversa disposizione dei competenti organismi di gestione: nelle riserve naturali integrali; nelle aree ricadenti in parchi nazionali, in riserve naturali e in parchi naturali regionali, individuate dai relativi organismi di gestione;nelle aree specificamente interdette dall’autorità forestale competente per motivi silvo-colturali; in altre aree di particolare valore naturalistico e scientifico, individuate dagli organi regionali e locali competenti.
- I funghi raccolti devono essere riposti in contenitori idonei a consentire la diffusione delle spore.
- È vietato in ogni caso l’uso di contenitori in plastica.
- È vietato l’uso di rastrelli, uncini o altri mezzi che possono danneggiare lo strato umifero del terreno, il micelio fungino o l’apparato radicale della vegetazione.
- La vendita dei funghi freschi spontanei è soggetta ad autorizzazione comunale.
- La vendita dei funghi coltivati rimane assoggettata alla normativa vigente per prodotti ortofrutticoli.
- La vendita al dettaglio dei funghi freschi spontanei è consentita, previa certificazione di avvenuto controllo da parte dell’unità sanitaria locale, secondo le modalità previste dal regolamento locale d’igiene.
E altre norme che disciplinano la normativa Regionale delle Regioni ordinarie e di quelle a Statuto Speciale e le province autonome di Trento e di Bolzano.
Tutta la Normativa è disponibile sul sito ufficiale del Ministero della Salute.
Raccolta dei funghi: il tesserio
Come detto all’inizio, al fine di garantire la massima sicurezza, è necessario ricevere un’autorizzazione da parte degli organi competenti. Per prima cosa, bisogna recarsi presso l’Ufficio Caccia e Pesca del Comune di appartenzenza e fare domanda per il tesserino per la raccolta dei funghi.
Dopo aver effettuare un versamento all’ASL bisognerà seguire un corso obbligatorio in cui vi sarà mostrato dove cogliere i funghi e tutte le tipologie esistenti.
Al termine del corso, vi sarà consegnato un Attestato Ufficiale da presentare al comune dove è stata presentata la domanda che provvederà a rilasciare l’autorizzazione per la raccolta dei funghi.
Andare per funghi richiede non solo una grande passione, ma anche un atteggiamento responsabile e consapevole nei confronti della natura.
Buona raccolta a tutti!